La sonda Osiris-Rex dopo un viaggio durato quattro anni ha toccato la superficie dell’asteroide Bennu, una operazione di alta precisione eseguita da una distanza di 330 milioni di chilometri.
Tutto è andato alla perfezione, è stata scritta una pagina della storia questa sera, questo è stato il commento del responsabile della missione Dante Lauretta.

Ma perché questa missione è cosi importante? L’obiettivo della missione era quello di atterrare sull’asteroide Bennu prelevare circa 60 grammi di frammenti da riportare sulla terra per essere analizzati.
Analizzare un campione di materiale prelevato da un asteroide è un viaggio indietro nel tempo di circa 4,5 miliardi di anni.
Se infatti pianeti e lune nel corso degli anni sono mutati, questi piccoli corpi celesti no.
Gli asteroidi sono capsule del tempo, sono una testimonianza diretta di eventi accaduti miliardi di anni fa.
Gli asteroidi sono inoltre in grado di fornirci importanti indizi sull’origine della vita.
La sonda atterrata su Bennu è alla ricerca di amminoacidi e altri composti del carbonio, elementi fondamentali nella nascita della vita sulla terra.

Sull’asteroide Bennu i ricercatori della Nasa non si aspettano di trovare forme di vita ma i mattoni che stanno alla base di vita stessa, indizi che possono aiutarci a comprendere gli ingredienti che miliardi di anni fa hanno dato vita al sistema solare e conseguentemente alla vita sul nostro pianeta.
Osiris-Rex dopo un viaggio di due anni ha orbitato attorno a Bennu per circa due anni, gli strumenti hanno studiato la composizione dell’asteroide, è stato scoperto che in passato l’asteroide ospitava acqua liquida, sono state osservate misteriose eruzioni di materiale verso lo spazio a cui gli studiosi non sono ancora in grado di dare una risposta.
Dopo lo studio della superficie dell’asteroide, i ricercatori hanno individuato un luogo sicuro dove far atterrare Osiris-Rex e da una distanza di 330 milioni di km hanno dato il via alla discesa.

La discesa è durata diversi minuti, sino a quando con molta cautela Osiris-Rex ha toccato il suolo di Bennu per la durata di 16 secondi, toccato il suolo una bombola di azoto ha sparato il gas che ha sollevato il materiale dalla superficie, a quel punto la sonda si è risollevatao e un braccio robotico lungo tre metri ha prelevato gli importantissimi campioni.
La missione è stata un successo, se la sonda è riuscita a catturare 60 grammi di materiale potrà rientrare sulla terra, se la quantità sarà minore verra programmata a breve una nuova discesa sul suolo di Benn.

Tra circa tre anni Osiris-Rex rientrerà sulla terra con il suo preziosissimo carico, solo a quel punto i ricercatori potranno effettuare approfondite analisi sul materiale prelevato.Nei prossimi anni sono previste nuove missioni spaziali, nel 20121 Lucy visiterà Tojans due ammassi di rocce localizzate tra Marte e Giove, nel 2022 Psyche esaminerà l’omonimo asteroide, un asteroide composto principalmente da metalli, forse frammento del nucleo di uno sconosciuto pianeta.
Osiris-Rex è solo una delle sonde che l’uomo ha inviato e che invierà nel prossimo futuro nel cosmo, il successo di ogni missione è solo un piccolo passo di un viaggio lungo e affascinante che forse non finirà mai.

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