Un evento catastrofico avvenuto migliaia di anni fa ha segnato il corso dell’umanità?

A partire dal 1800 il racconto del diluvio universale comincia ad essere rivalutato.
Tracce di un antico evento catastrofico vengono trovate in testi e documenti antichi distanti dalla cultura della bibbia.                    Il racconto di questo evento tramandato in culture cosi diverse e distanti tra loro ha portato gli studiosi a cercare le prove storiche di un possibile diluvio o inondazione devastante.

Nel corso degli anni sono state avanzate moltissime ipotesi, la più accreditata afferma che l’origine del mito è da ricercare in un evento accaduto in Mesopotamia nel periodo post glaciale.
Un violento diluvio si abbatte sulle popolazioni che vivevano nella zona in prossimità di grandi fiumi.
Lo straripamento dei fiumi legato alle eccezionali precipitazioni ha fatto si che solo i popoli che disponevano di grandi imbarcazioni ebbero la possibilità di salvarsi.

Questo sarebbe l’evento che diede origine al mito del diluvio universale. Nonostante il racconto biblico sia dai più considerato un evento non storico ma mitologico, derivato da poemi precedenti mesopotamici, molti ricercatori sulla scia del racconto biblico sono andati alla ricerca di prove che ne attestino la veridicità. Diverse spedizioni si sono recate sul monte Ararat in turchia, luogo in cui secondo la tradizione biblica l’arca di Noé si ormeggio quando le acque incominciarono a ritirarsi.              Sono state trovate tracce dell’arca sul monte Ararat? Secondo alcuni studiosi si

Delle numerose spedizioni la più recente è avvenuta nel 2010. Un gruppo di ricercatori Turchi e Cinesi hanno scoperto tra i ghiacci del monte Ararat una misteriosa caverna con pareti di legno.
La quota elevata in cui è stata ritrovata questa bizzarra costruzione sembrerebbe escludere che siano i resti di un antico insediamento umano. La struttura sarebbe di difficile accesso, collocata sotto i ghiacci del monte Ararat, gli studiosi per accedere si sono dovuti calare con non poche difficoltà. Le pareti in legno leggermente curve richiamano l’interno di una grossa imbarcazione. All’interno della misteriosa costruzione sono state ritrovate rastrelliere, paletti per legare gli animali e scale ricavate da grossi tronchi. Il legno utilizzato per creare la struttura è stato analizzato all’esame del carbonio 14, risalirebbe a 4800 anni fa.

Il gruppo di ricercatori è certo di aver trovato gli antichi resti dell’arca di Noé.
Il professor Belli archeologo presso l’università di Istambul ritiene che sia una delle più grandi scoperte della storia, lo stesso governo Turco ha mostrato l’interesse di dichiarare il luogo del ritrovamento patrimonio dell’umanità.

La scoperta negli anni successivi è stata messa in discussione.
Alcuni ricercatori contestano la scoperta e ritengono che sia un falso creato a tavolino.
La struttura sarebbe stata costruita in altro luogo e poi portata sul monte Ararat.

Al confine tra Turchia e Iran, il monte Ararat è zona militare altamente sorvegliata, per accedervi è necessario un visto speciale da parte del governo turco.
Problemi politici e la difficile morfologia del territorio hanno reso complicata la ricerca archeologica, attualmente non abbiamo risposte certe, ma siamo sicuri che le sorprese non sono finite e che la ricerca dell’arca di Noé continuerà ad affascinare e a impegnare studiosi di tutto il mondo.

 

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