Riv – Res inesplicata Volantes: cosa volante non spiegata, così il dizionario latino edito dal vaticano identifica gli UFO.
Ma che posizione ha la chiesa nei confronti degli oggetti volanti non identificati?
Siamo soliti pensare la chiesa come una organizzazione conservatrice, restia a cambiamenti che possano cambiare le conoscenze acquisite.
In realtà la chiesa, come tutte le organizzazioni umane, ha all’interno diverse visioni del mondo che molto spesso si scontrano tra loro.

L’interesse per il Vaticano nei confronti degli UFO non è recente, già negli anni ’50  prendeva posizione riguardo ai primi avvistamenti di oggetti volanti non identificati.
Ma negli ultimi anni ha sempre più mostrato segni di apertura verso il fenomeno UFO.
D’altronde numerosi uomini di chiesa si occupano di scienza e un numero rilevante di loro sono anche astronomi.

La chiesa già dal XVIII  si dotò di un moderno osservatorio per studiare le stelle e nel 1891 con papa Leone XIII fondò la Specola Vaticana.

Il contributo scientifico della specola fu anche rilevante per l’astronomia: per esempio contribuì alla creazione del primo atlante del cielo collaborando con 21 osservatori in tutto il mondo.

Fino agli anni 20 del novecento gli osservatori erano in Vaticano, ma la crescente illuminazione della città di Roma costrinse a spostarli inizialmente a Castel Gandolfo e in tempi recenti in Arizona, negli Stati Uniti  a Tucson, dove è stato fondato il Vatican Observatory Foundation dotato di un moderno telescopio e di laboratori per lo studio delle stelle.

Ed è proprio uno dei direttori della specola Vaticana, il gesuita José Gabriele Funes a parlare apertamente del fenomeno ufo.

Per il gesuita così come esistono numerose forme di vita sulla terra, così possono esistere numerose forme di vita nell’universo, anche intelligenti.

Tutto ciò non è in contrasto con il credo cristiano, la chiesa non conosce la volontà creatrice di Dio e in un’intervista all’Osservatore Romano ha ribadito l’idea di possibili creature nell’universo e che li considera come fratelli.

Anche Papa Francesco interpellato più volte non ha negato la possibilità di altre forme di vita nel cosmo, affermando che così come secoli fa non conoscevamo l’America possiamo al momento non conoscere altre forme di vita nel cosmo, ma ciò non significa che non ci siano.

Ma c’è chi si è spinto oltre, Wikilaeks ha pubblicato uno scambio di mail tra l’astronauta Edgar Mitchell e il direttore della campagna elettorale di Hilary Clinton, John Podesta. Nelle mail Mitchell rivela che il Vaticano è pienamente a conoscenza di forme di vita aliene e sarebbe anche entrato in contatto con extraterrestri.

Non ci sono prove però che possano confermare le affermazioni di Mitchell sulle reali conoscenze del vaticano in questo campo.

Mitchell non è il primo che parla di rapporti tra il vaticano e gli alieni, da tempo gira sul web la storia di un possibile incontro di papa Giovanni XXIII due anni prima di morire con degli alieni.
La storia secondo fonti non precisate sembrerebbe essere stata raccontata dal segretario personale del pontefice, Loris Francesco Capovilla.
Un oggetto non identificato è atterrato nel giardino mentre passeggiava nei giardini Vaticani insieme al pontefice, da questo oggetto è sceso un essere con sembianze umane, circondato da una luce dorata.
Il papa si è avvicinato e si è intrattenuto con questo essere per alcuni minuti in quella che a Capovilla parve essere una discussione.
Una volta finito l’incontro il Papa gli disse: I figli di Dio sono dappertutto. Anche se a volte abbiamo difficoltà a riconoscere i nostri stessi fratelli”.

Anche su questo racconto che gira da anni sul web non si hanno informazioni certe e prove che possano dare credibilità a quanto raccontato.

Ma se su queste vicende non esistono prove è però chiaro che i teologi della chiesa sono pronti a includere altre forme di vita presenti nel cosmo nella teologia cristiana.

Per il Vaticano la presenza di altre forme di vita nel cosmo è una realtà e una possibilità.
D’altra parte lo steso Padre Pio interpellato sull’argomento disse: vorresti che l’onnipotenza di Dio si limitasse al piccolo pianeta terra?

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