Negli ultimi anni si è diffusa sorprendentemente sul web la teoria della terra piatta: canali YouTube, siti
internet e pagine facebook rilanciano la teoria offrendo numerose prove ed esperimenti a supporto delle loro tesi e hanno creato una numerosa community convinta dell’inganno della terra tonda.
Ma cosa c’è di vero e perché così tante persone si sono lasciate affascinare da questa teoria?

Secondo i teorici della teoria, la terra è sostanzialmente piatta, al centro si trova il polo nord e l’Antartide sarebbe la circonferenza e il confine di ghiaccio della terra oltre al quale non sappiamo esattamente cosa ci possa essere.
La terra sarebbe sovrastata da una cupola e su questa cupola sarebbe proiettato l’intero cosmo con il sole che come una sorta di enorme lampadina illuminerebbe porzioni di terra facendo così alternare il giorno con la notte.
Per i terrapiattisti tutte le immagini della terra come globo, le varie missioni lunari, la stazione spaziale e qualsiasi spedizione nello spazio sarebbero totalmente fasulle e organizzate per convincere l’intera umanità della sfericità della terra.
La teoria per quanto bizzarra e assurda riscuote un discreto successo e vengono organizzate conferenze per i sostenitori della teoria del complotto.
Ma perché la teoria trova un consenso così ampio?
Le prove della sfericità della terra sono molteplici e anche volendo credere che tutte le immagini di cui disponiamo siano dei falsi, non è difficile per ognuno di noi appurare come la terra non possa essere simile a una pizza.
Per esempio basta alzare lo sguardo e rendersi conto che la luna, il sole e qualsiasi corpo celeste sono di forma sferica.
Con dei semplici telescopi, chiunque può osservare i pianeti del nostro sistema solare come Marte o Saturno.
Il sole ogni giorno scompare dietro l’orizzonte ma se la terra fosse piatta dovremmo vederlo allontanare sempre di più e oltretutto anche di notte dovrebbe essere possibile poterlo osservare con un semplice telescopio.
Chiaramente le prove della sfericità della terra sono così tante e semplici che forse è davvero superfluo elencarle tutte. Perché probabilmente la teoria della terra piatta non nasce da una necessità scientifica.
Ma allora perché in molti spendono energie e tempo per cercare delle prove a conferma di una teoria assurda?

Negli ultimi secoli abbiamo visto relegare l’uomo e la sua condizione esistenziale su un piano sempre più marginale.
Fino a qualche secolo fa pensavamo che la terra fosse al centro del cosmo e il sole ruotasse attorno a noi.
Questa convinzione conferiva all’uomo e alla terra una importanza intrinseca che ne assegnava un valore e un senso che trascendeva la realtà immediatamente percepibile.
Ma ben presto ci siamo resi conto che non solo non è il sole a ruotare attorno alla terra, ma che la terra stessa è un piccolo pianeta all’interno di un sistema solare che si trova alla periferia di una galassia tra miliardi di altre galassie. E che la nascita della terra e della vita è frutto di un caso fortunato.
Questa periferica presenza dell’uomo e per quanto ne sappiamo anche insignificante per l’esistenza del cosmo, potrebbe rappresentare una sconfitta per l’uomo stesso. Sapere di non ricoprire un ruolo fondamentale all’interno dell’universo potrebbe per molti risultare inaccettabile.
Pensare che noi tutti con le nostre vite siamo soltanto frutto di una serie di eventi fortunati potrebbe essere insopportabile.
Per la mente umana potrebbe essere più accettabile pensare di vivere dentro un grande complotto che accettare l’idea di essere sostanzialmente frutto del caso.
Perché se è vero che negli ultimi anni stiamo scoprendo sempre più le meraviglie del cosmo è altrettanto vero che il nostro ruolo all’interno del tutto sembra assumere un’importanza relativa se non addirittura nulla.

La teoria della terra piatta potrebbe essere una teoria consolatoria per tutti quelli che non accettano una realtà che emargina l’uomo nel cosmo e svuota l’esistenza di un senso più alto. Così una classe di potenti che nasconde la vera natura della terra e dall’esistenza di ognuno di noi potrebbe essere una speranza per poter pensare di avere un senso più profondo alle nostre vite.

In realtà non serve credere in un grande complotto per attribuire un senso o un ruolo alla nostra esistenza.
Ancora oggi non sappiamo quali meccanismi creano la vita, non sappiamo da cosa deriva la nostra consapevolezza, la nostra coscienza.
Scienza e metafisica non sono in contrapposizione, ma accompagnano l’uomo nella sua evoluzione e nelle sue scoperte.
Oggi non sappiamo la maggior parte delle cose, stiamo leggendo i primi capitoli di un libro e non siamo neanche in grado di stimare quanti capitoli avrà questo libro.
È vero, al momento la terra e le nostre vite sembrano ai margini e insignificanti per le leggi del cosmo, ma forse proprio per la nostra razionalità che fatica ad accettare un mondo creato solo dalla casualità, forse per la nostra natura stessa che ci porta sempre a ricercare il perché e il fine di tutto ciò che ci circonda , forse tutto questo ci lascia la speranza e la convinzione che un piccolo ruolo in questa immensità possiamo ancora averlo.







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