Sono partiti gli autoarticolati che dal Belgio porteranno le prime dosi di vaccino della Pfzier a Roma, allo Spallanzani.
È questo il regalo più bello che gli italiani  riceveranno a Natale?
In altri tempi sarebbe stato così. Ma oggi è così?
Gli autisti trasporteranno durante le feste, tra le strade deserte delle zone rosse, il prezioso carico per arrivare in Italia subito dopo Natale.
Dopo un anno di lockdown, isolamento e terrore in quei camion viaggerà la speranza per un prossimo anno di rinascita, di ritorno alla vita e alla socialità.
Potevano essere giorni eroici, in cui festeggiavamo l’ingegno e la capacità: essere riusciti a creare in meno di un anno un vaccino in grado di combattere la pandemia poteva essere un risultato esaltante, per la scienza e per l’umanità.
I camion sarebbero dovuti passare tra gli applausi della popolazione e gli scienziati, i ricercatori che erano riusciti nell’impresa dovevano essere insigniti di premi, riconoscenza e affetto.
Invece non è così, ma perché?
Secondo gli ultimi sondaggi la maggior parte della popolazione rifiuterà di farsi vaccinare e i governi introdurranno l’obbligo vaccinale.
Molti vivranno il vaccino come un attentato alla propria salute, come un insopportabile sopruso.
Voci critiche si levano contro il vaccino, c’è chi parla di esperimento sulla popolazione, chi svela losche trame finanziarie, chi ritiene che sia tutto un complotto per trarre maggior profitto e controllare la popolazione.
Noi non sappiamo se le paure verso il vaccino siano fondate o meno. Ma di una cosa siamo certi.
Il nostro sistema economico e sociale ha fallito. La pandemia e il vaccino hanno messo alla luce tutte le contraddizioni di un sistema fragile e verticistico.
L’uomo comune non nutre alcuna fiducia verso le istituzioni, la politica e gli organismi di controllo europei e internazionali.
Un mondo organizzato sul profitto, il cui unico valore sociale ed esistenziale è l’accumulazione di beni ha scavato un profondo solco nelle coscienze individuali.
Se ogni azione è finalizzata al profitto e al potere allora anche la ricerca scientifica può essere manipolata e succube di interessi particolari.
Abbiamo vissuto anni in cui la spending review, gli interessi sul debito sono stati l’unica preoccupazione e tema della politica.
Tutto questo a scapito di quel poco di stato sociale che era ancora presente in Italia. L’Europa ha indossato il ruolo di matrigna pronta a bacchettare gli stati sul pareggio di bilancio, ma incapace nello stesso tempo di risolvere le grandi contraddizioni e ingiustizie che attraversano le società europee. 
Probabilmente riusciremo a sconfiggere il virus o andrà via naturalmente, ma dobbiamo prendere atto della fine del nostro sistema economico e sociale attuale.
E per risolvere la crisi attuale un vaccino non basta. 

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