Sin dall’antichità tutte le civiltà hanno celebrato la bellezza e magnificenza dell’universo.
Solo con la modernità la scienza si è però posta l’obbiettivo di indagare e comprendere il cosmo.
Ma qual’è il nostro posto in questa immensità? Chi siamo, perché esistiamo?
La terra è un piccolo pianeta di uno dei miliardi di sistemi solari che compongono altrettante galassie.
Ciò che noi possiamo osservare è solo una piccola parte dell’immensità dell’universo.
L’universo per come lo conosciamo è il frutto di una serie di eventi gli uni legati agli altri che lo hanno portato ad essere ciò che noi oggi con meraviglia osserviamo.
Se consideriamo l’universo nella sua interezza, le coincidenze che permettono lo sviluppo di una vita intelligente sono incredibili ma non solo. La stessa nascita del cosmo e la sua evoluzione sono il frutto di una serie di costanti cosmologiche molto precise.
Basterebbe che solo uno di questi fattori avesse un ordine diverso per stravolgere ciò che noi conosciamo e per rendere non solo la vita impossibile ma anche la stessa formazione dell’universo.
Ma quanto è speciale e incredibile il posto che noi occupiamo in questo piccolo angolo di una remota galassia?
Nicolò Copernico affermava che la terra non gode di una posizione privilegiata nel cosmo.
L’universo sembrerebbe avere le stesse proprietà in tutte le direzioni, di conseguenza la terra occuperebbe un posto qualsiasi del cosmo, un luogo che non ha nessuna particolarità rispetto ad un altro.
Nel 1973 però il fisico Brandon Carter affermava che anche se la posizione della terra non rappresenta un luogo centrale dell’universo è per certi versi privilegiata.
Carter voleva intendere che l’universo e le sue leggi non sono incompatibili con l’uomo.
Viviamo in un universo che di fatto permette l’esistenza della vita è questa è una condizione tutt’altro che scontata.
Il motivo per il quale tutti gli elementi che formano l’universo, tutti i passaggi che ne hanno favorito l’evoluzione abbiano reso l’universo quello che è, ancora oggi è un insondabile mistero.
Quanti elementi, quanti passaggi sono dovuti andare per il verso giusto per fare in modo che tutto quello che conosciamo favorisse la nostra esistenza?
Per provare a spiegare questa serie infinita di coincidenze, possiamo immaginare che lo scopo dell’universo sia permettere la vita?
Qualcosa o qualcuno è intervenuto nel processo evolutivo e ha tarato le milioni di costanti con lo scopo di favorire la vita nel cosmo?
Se il nostro universo invece fosse soltanto uno di tanti universi, se al di fuori del nostro spazio tempo esistessero infiniti universi dove le costanti cosmologiche assumono le forme più svariate e solo in alcuni dei molti universi sarebbe possibile la vita?
La teoria del Multiverso potrebbe spiegare il perché questa serie di incredibili coincidenze hanno permesso la nascita della vita nel nostro universo.
Il nostro sarebbe soltanto uno dei miliardi di universi in cui si sono verificate le condizioni per cui si evolvesse la vita, ma ne esisterebbero molti altri dove questo non si è verificato o si è verificato in forme e modi diversi.
La risposta a questa domanda ancora non l’abbiamo.
Ciò che possiamo comprendere ad oggi osservando il nostro universo è che se è vero che all’interno di esso non esiste una posizione privilegiata, perché omogeneo nella sua distribuzione, è anche vero che la posizione della nostra galassia, il nostro sistema solare, il tipo di stella su cui orbita la terra e il nostro satellite, fanno si che sulla terra si verifichino condizioni particolari non riscontrabili su tutti i pianeti.
Se esistesse un solo universo, il fatto che nel cosmo è possibile la vita, anche su un solo singolo pianeta, sarebbe un evento incredibile e speciale.
Se invece il nostro universo è soltanto uno dei tanti, la nostra esistenza sarebbe il frutto del caso, una probabilità che ciclicamente si verifica in un determinato universo, e renderebbe forse più comprensibili le incredibili coincidenze che hanno portato alla nostra esistenza.
Siamo frutto del caso? il fine di un progetto o il risultato inevitabile di leggi naturali che al momento ci sfuggono? al momento non abbiamo una risposta a queste domande, possiamo solo osservare l’immensità che ci circonda e immaginare nuovi possibili mondi.