Un nuovo misterioso fenomeno è stato rilevato sul pianeta rosso, gli studiosi hanno registrato una inspiegabile fluttuazione nei livelli di ossigeno, ma ha che cosa è dovuta?
Marte in questo momento rappresenta l’ultima frontiera per l’uomo, nel pianeta sono attualmente in corso diverse missioni e l’obbiettivo è portare nel prossimo decennio l’uomo sulla sua superficie.
Marte è uno dei pianeti più studiati e le sue caratteristiche lo rendono appetibile per future colonizzazioni.
Il rover Curiosity è in missione sulla superficie marziana dal 2012, ha raccolto moltissime informazioni tra cui la composizione dell’atmosfera marziana.
Proprio dall’analisi di questi dati i ricercatori hanno fatto una misteriosa scoperta: La presenza dell’ossigeno su Marte varia a secondo delle stagioni.
L’atmosfera di Marte è molto diversa da quella della terra, è composta prevalentemente da anidride carbonica e azoto ma è presente in piccole quantità anche l’ossigeno.
La composizione dell’atmosfera Marziana cambia con l’avvicendarsi delle stagioni, durante l’inverno l’anidride carbonica presente nelle calotte polari si congela per poi scongelarsi con l’arrivo dell’estate.
Questa variazione permette una ridistribuzione dell’aria su tutto il pianeta.
Studiando queste variazioni nell’atmosfera i ricercatori si sono accorti di una anomalia.
Se tutti i composti seguono un andamento regolare scandito dall’alternarsi delle stagioni, l’ossigeno non sembra seguire questa logica, ha un andamento imprevedibile.
Sembrerebbe che qualcosa produca ossigeno e che poi venga nuovamente riassorbito.
Ma che cosa potrebbe determinare questa anomala presenza di ossigeno?
Una ipotesi avanzata dai ricercatori è che le fluttuazioni di ossigeno derivino da un non identificato fenomeno chimico che coinvolgerebbe le rocce marziane e elementi chimici presenti nell’atmosfera.
Un fenomeno a noi sconosciuto produrrebbe ossigeno a fasi alterne.
Ma questa non è l’unica ipotesi, un’ipotesi molto affasciante e che sembra riscuotere un alto livello di credito tra i ricercatori è che l’ossigeno sia prodotto da batteri e per questo la sua concentrazione nell’atmosfera segue un andamento anomalo.
Se questa ipotesi si rivelasse corretta, sarebbe la prova della prima forma di vita trovata su un pianeta al di fuori della terra.
I batteri potrebbero vivere nel sottosuolo marziano, sottoterra potrebbero essere in parte protetti dalle letali radiazioni cosmiche e proliferare.
Presto nuove missioni approderanno sul pianeta rosso con lo scopo di rispondere alle nostre domande.
Forse i marziani esistono realmente, sono diversi da come li avevamo immaginati, ma potrebbero essere la prova che la vita nell’universo è possibile e forse è più numerosa di quello che immaginiamo.

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