Si stima che la maggior parte delle persone usi solo il 10% percento delle proprie capacità cerebrali.
Questa è una frase che abbiamo sentito molto spesso, ma che cosa c’è di vero in questa affermazione? Scopriamolo insieme.
L’idea che normalmente ci serviamo soltanto di una percentuale delle capacità del nostro cervello è un’idea antica e molto diffusa.
L’origine di questa affermazione non è molto chiara, c’è chi attribuisce questa frase ad Einstein, c’è invece chi crede che l’origine sia da ricercare negli studi svolti a fine ottocento dagli psicologi dell’università di Harvard che hanno formulato la teoria della riserva di energia che affermava che stiamo facendo uso solo di una piccola parte delle nostre risorse mentali e psicologiche.

Quello che è certo è che da oltre un secolo, l’idea che non sfruttiamo adeguatamente tutte le nostre capacità intellettuali, circola in tutto il mondo ed ha permeato la letteratura e molte produzioni cinematografiche che hanno immaginato i risvolti di un uso totale delle nostre capacità intellettuali.
Ma che cosa c’è di vero in questa affermazione?
Secondo il neuroscienziato Barry Beyerstein nulla e ha provato a confutare questa diffusa credenza.
Secondo il neuroscienziato se utilizzassimo realmente soltanto il 10% delle nostre capacità cerebrali, eventuali danni al cervello non non dovrebbero determinare grossi problemi negli individui, in realtà sappiamo che non è cosi, anche piccoli danni cerebrali possono alterare profondamente le capacità di un essere umano.
Se il cervello non venisse utilizzato nella sua interezza, molto probabilmente l’evoluzione lo avrebbe ridotto, in quanto il cervello è un organo molto dispendioso, il suo funzionamento impegna molto il nostro organismo.
Inoltre l’attuale tecnologia attraverso ad esempio l’uso della risonanza magnetica che permette di monitorare l’attività presente nel cervello, non ha riscontrato luoghi inattivi, ciò avviene solo in casi di un grave danno cerebrale.
Oltre a questo lo scienziato aggiunge che le cellule neurali se non utilizzate tendono al decadimento quindi se non utilizzassimo il 90% delle cellule cerebrali, una semplice autopsia dovrebbe facilmente rilevarlo.
Il neuroscienziato a sostegno della sua tesi porta indiscutibili evidenze scientifiche che demoliscono una volta per sempre un mito molto diffuso che sembrerebbe quindi non avere alcuna corrispondenza scientifica.
Ci dobbiamo quindi rassegnare? la nostra natura biologica è più limitata di quanto sperassimo?
Beh molto probabilmente si, ma è anche vero che le nostre capacità intellettuali sono straordinarie, con le nostre capacità siamo in grado di viaggiare nel cosmo, analizzare la realtà che ci circonda e risolvere enigmi sulla nostra vera natura.
Quindi se è vero che utilizziamo quotidianamente tutte le nostre capacità intellettuali, è forse anche vero che molto spesso le utilizziamo male, non alleniamo quella parte di noi che è capace di grandi idee, grandi intuizioni, quella parte d noi che ci rende essere unici e straordinari.
Ancora non conosciamo molte cose sul funzionamento della nostra mente, nuovi studi legati alla fisica quantistica aprono nuovi incredibili scenari, ma questa è un’altra storia di cui presto parleremo.
Per il momento non possiamo che augurare per tutti noi di alimentare quella parte migliore di noi, che il nostro cervello sia pienamente utilizzato sembrerebbe essere un dato di fatto, ma sta a noi utilizzare le nostre capacità per il meglio.

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