Perché nonostante i nostri sforzi non abbiamo ancora trovato forma di vita al di fuori del nostro pianeta?
Se la vita nel cosmo è cosi diffusa perché ancora non ne abbiamo trovato traccia? Se l’universo è popolato da molteplici di forme di vita, non basterebbe comportarci come un naufrago che dalla sua isoletta invia segnali con la speranza che prima o poi una imbarcazione di passaggio li noti?
Certo l’universo è estremamente grande, ci vorrà molto tempo ma prima o poi qualcuno risponderà.
Ma se invece la nostra esistenza e la vita che conosciamo fosse molto più rara di quello che immaginiamo? Se fossimo il frutto di una serie di rare concause che si manifestano solo in determinati luoghi dell’universo, i nostri tentativi di comunicazione, i nostri messaggi nel cosmo non sarebbero inutili?

I ricercatori dell’università di Cardiff hanno individuato quella che potrebbe essere la causa della nostra solitudine e forse della nostra eccezionale rarità, vediamo di che cosa si tratta.
Lo studio ha individuato nel fosforo, elemento essenziale alla vita, l’elemento che renderebbe la vita nell’universo estremamente rara.
Il fosforo insieme a carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto e zolfo fa parte di quegli elementi determinati per lo sviluppo delle forme di vita.
Il fosforo viene creato nelle supernove, le supernove sono generate dall’esplosione di stelle massicce.
I ricercatori di Cardiff hanno messo a confronto la nebulosa del Granchio con Cassiopea A e quello che hanno notato è che nella nebulosa del Granchio, la presenza di fosforo è molto inferiore di quello che si immaginava.
Ma che cosa comporta questa scoperta?
Il materiale espulso dalle supernove è fondamentale per lo sviluppo della vita perché scaraventa nel cosmo quegli elementi che ne sono alla base.
Questi preziosi elementi, sparsi per lo spazio circostante all’esplosione, vengono a loro volta raccolti dagli asteroidi che si trovano a transitare nella nebulosa.
Gli asteroidi con a bordo i mattoni della vita, nel momento in cui precipitano su di un pianeta lo inseminano e se le condizioni sono favorevoli con il tempo sul pianeta si potranno sviluppare forme di vita.
Ma secondo gli ultimi studi non tutte le supernove sono in grado di fornirci gli elementi fondamentali alla nascita della vita, gli studi sulla nebulosa del Granchio ce lo hanno purtroppo confermato.
La terra si è trovata in un luogo fortunato del cosmo e luoghi come questo potrebbero essere molto rari, quindi le possibilità che la vita sia diffusa nell’universo sono molto inferiori a quello che pensavamo.
Dobbiamo quindi rassegnarci, potremmo essere una delle poche forme viventi presenti nel cosmo?
In realtà nonostante tutto potrebbe non essere cosi.
Se la vita per come la conosciamo potrebbe essere molto più rara di quello che sino ad oggi abbiamo immaginato, potrebbero essere presenti forme di vita composte da altri elementi, o addirittura potrebbero essere presenti elementi che nemmeno conosciamo e che ancora dobbiamo scoprire.
La ricerca della vita nell’universo ha ancora senso, anche se ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta i nostri messaggi potrebbero un giorno essere letti da qualcuno che potrebbe risponderci e farci conoscere nuovi e incredibili mondi.


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