Una scimmia capace di giocare ai videogiochi con la propria mente, questa è l’ultimo esperimento estremo portato avanti dalla Neuralink, ma di che cosa si tratta? e che conseguenza può avere nelle nostre vite?

La Neuralink è un’azienda di neurotecnologie fondata da Elon Musk.
Uno dei sogni di Elon Musk è senza dubbio quello di riuscire a potenziare la mente umana grazie all’interfaccia tra uomo e computer.
Uomini nuovi in grado di interagire con le macchine attraverso il pensiero, ma non solo, gli stessi componenti hardware integrati con i tessuti biologici umani, potranno essere in grado di dotare gli uomini di straordinarie abilità e sconfiggere malattie debilitanti o degenerative.
L’ultimo esperimento portato avanti della Neuralink ha visto l’impianto di un sistema wireless nel cranio di una scimmia.
Questo impianto permetterebbe ai primati di interagire con le macchine soltanto con la mente, lo stesso Musk dalle stanze del nuovo social network Clubhouse dichiara che uno degli obiettivi del progetto è permettere alle scimmie di giocare al famoso videogioco Pong con il pensiero.
Gli innesti cerebrali al momento non avrebbero recato nessun danno fisico alle cavie e non avrebbero influito con la qualità del loro benessere, le scimmie afferma Musk sono felici.

Ma che conseguenza può avere lo sviluppo di una tecnologia del genere?
Le potenzialità di una simile tecnologia sono innumerevoli, Musk non è l’unico che sta investendo in questo settore, diversi sono i gruppi di ricerca che stanno sviluppando tecnologia in grado di far interagire la mente umana con i computer.
Ad esempio diversi ricercatori stanno lavorando affinché gli individui affetti da disabilità motoria possano interagire con componenti meccaniche, come arti meccanici o addirittura la vista.
La novità della Neuralink sta però nella tecnologia che sta sviluppando.
I ricercatori nel corso delle sperimentazioni si sono accorti che gli innesti realizzati a causa del materiale con cui sono realizzati corrono il rischio di creare nelle cellule cerebrali del tessuto cicatrizzante che ne avrebbe compromette il funzionamento.
La Neuralink per ovviare a questo problema sta sviluppando una tecnologia che si serve di filamenti sottilissimi e flessibili, come capelli, che una volta innestati nel cervello dovrebbero evitare che i tessuti circostanti si cicatrizzino falsandone il funzionamento.

Se può sembrare bizzarro che la Neuralink stia investendo milioni di dollari per far giocare delle scimmie ad un videogioco con la mente, è anche vero che i risultati di questa ricerca avranno come primo obiettivo quello di trattare persone affette da gravi e debilitanti handicap come ad esempio paralisi dovute a lesioni del midollo spianale o con patologie legate alla vista e all’udito.

La ricerca nel campo delle neurotecnologie se da una parte potrebbe migliore la qualità della vita di milioni di persone affette da un ampio ventaglio di patologie, dall’altro potrebbe trasformare la vita e la società che conosciamo.
Potrebbe non essere lontano il giorno in cui potremmo ascoltare la musica direttamente con la mente o interagire con il pensiero con elettrodomestici e computer.
Potenziare il corpo umano, aumentarne le abilità, espandere le nostre capacità intellettive è un sogno che in un prossimo futuro potrebbe diventare realtà.

Una tecnologia cosi innovativa e rivoluzionaria applicata in un mondo iniquo e dedito al profitto suscita in diversi osservatori qualche perplessità.
Se i vantaggi in ambito sanitario sarebbero incredibili, sarà necessaria un’attività di vigilanza che garantisca che il suo utilizzo segua dei corretti parametri etici.
Lo sviluppo tecnologico continuerà a stupirci, disegnerà nuovi modelli di vita e potrà aiutarci a superare i nostri limiti e spingerci oltre le nostre attuali capacità.

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