Milioni di persone nel mondo credono nella reincarnazione: nell’idea che ogni essere vivente rinasca dopo la morte in un nuovo corpo o in una differente forma.
È una convinzione che accomuna culture e popoli di tutto il mondo sia del presente che del passato.
L’idea della reincarnazione sembrerebbe non essere nata in un unico luogo, ma sembrerebbe essere stata una credenza sviluppata autonomamente in diverse parti del mondo.
Dalle principali religioni indiane, ai filosofi greci, alle tradizioni di alcuni popoli in Asia o Australia.
Ma esistono studi scientifici che indagano il fenomeno?
Nel corso del tempo sono stati diversi gli studi su questo affascinante fenomeno.
Molte di queste ricerche hanno utilizzato l’ipnosi regressiva.
Attraverso questa tecnica gli individui ricordavano vite passate descrivendo esperienze vissute centinaia di anni prima.
Altre ricerche si sono invece concentrate sullo studio di bambini che ricordavano con dovizia di particolari avvenimenti accaduti in epoche precedenti.
Jim Tucker, psichiatra infantile ha indagato per anni il fenomeno, viaggiando in tutto il mondo e incontrando personalmente bambini che affermavano di ricordare vite precedenti.
Tucker ha scritto diversi libri, tra cui Life before Life, nel libro descrive i risultati della sua ricerca.
Lo psichiatra ha incontrato centinaia di bambini tra i due e i sei anni. Secondo Tucker dopo i sei anni i ricordi di vite precedenti verrebbero dimenticati. Trucker recatosi nei luoghi ha cercato conferme alle affermazioni dei bambini.
Conferme che incredibilmente sembrerebbero essere state riscontrare attraverso indagini e interviste a diverse persone coinvolte dai racconti dei bambini.
Un caso sorprendente è quello indagato dal dott. Ian Stevenson psichiatra statunitense. Il caso di Barbro Karlen.
Barbro è nata in Svezia nel 1954. Dall’età di 4 anni ha detto ai suoi genitori di chiamarsi Anna, Anna Frank.
Fin da piccola diceva di vivere degli spaventosi incubi dove un uomo prendeva a calci una porta di una soffitta dove lei e i suoi genitori vivevano nascosti.
All’epoca ancora i diari di Anna Frank non erano conosciuti come oggi. I genitori interpretarono i racconti come delle fantasie di una bambina.
Ma all’età di 10 anni la bambina riuscì a portare i genitori ad Amsterdam e a guidarli fino alla casa di Anna Frank, descrivendo precisi particolari della casa e della vita vissuta in quella soffitta.
I genitori si sono così convinti che la loro bambina sia la reincarnazione di Anna Frank: la giovane donna conosciuta in tutto il mondo per i suoi diari scritti mentre era nascosta nella soffitta per sfuggire ai nazisti. Scoperta da agenti di polizia il 4 agosto del 1944 la ragazzina fu deportata in un campo di concentramento dove morì di tifo nel febbraio del 1945.
Ricordi di vite passate vissuti attraverso l’ipnosi regressiva, racconti incredibili di bimbi che conoscono avvenimenti e particolari di vite di uomini del passato sono soltanto straordinarie coincidenze o davvero sono delle importanti prove che rafforzano l’idea della reincarnazione?
La coscienza potrebbe non dipendere dalla morte e sopravvivere ed esistere anche dopo la morte conservando i ricordi e le emozioni di vite passate?
Sono domande affascinanti a cui però non ancora una risposta, ricercatori di tutto il mondo continuano gli studi cercando di trovare una risposta alle affascinanti domande che i racconti di centinaia di uomini nel mondo suscitano.